Opzioni ALTER DATABASE SET (Transact-SQL)
In questo argomento è inclusa la sintassi di ALTER DATABASE correlata all'impostazione delle opzioni di database. Per la sintassi di ALTER DATABASE di altro tipo, vedere ALTER DATABASE (Transact-SQL). Il mirroring del database, Gruppi di disponibilità AlwaysOn e i livelli di compatibilità sono opzioni SET ma, poiché richiedono lunghe descrizioni, vengono illustrati in argomenti distinti. Per ulteriori informazioni, vedere Mirroring del database di ALTER DATABASE (Transact-SQL), ALTER DATABASE SET HADR (Transact-SQL) e Livello di compatibilità ALTER DATABASE (Transact-SQL).
[!NOTA]
Molte opzioni SET di database possono essere configurate per la sessione corrente tramite Istruzioni SET (Transact-SQL) e spesso vengono configurate dalle applicazioni durante la connessione. Tramite le opzioni SET a livello di sessione viene eseguito l'override dei valori ALTER DATABASE SET. Le opzioni di database descritte di seguito sono valori che possono essere impostati per le sessioni mediante le quali non vengono forniti in modo esplicito altri valori di opzioni SET.
Convenzioni della sintassi Transact-SQL
Sintassi
ALTER DATABASE { database_name | CURRENT }
SET
{
<optionspec> [ ,... n ] [ WITH <termination> ]
}
<optionspec> ::=
{
<auto_option>
| <change_tracking_option>
| <containment_option>
| <cursor_option>
| <database_mirroring_option>
| <date_correlation_optimization_option>
| <db_encryption_option>
| <db_state_option>
| <db_update_option>
| <db_user_access_option>
| <external_access_option>
| FILESTREAM ( <FILESTREAM_option> )
| <HADR_options>
| <parameterization_option>
| <recovery_option>
| <target_recovery_time_option>
| <service_broker_option>
| <snapshot_option>
| <sql_option>
}
<auto_option> ::=
{
AUTO_CLOSE { ON | OFF }
| AUTO_CREATE_STATISTICS { ON | OFF }
| AUTO_SHRINK { ON | OFF }
| AUTO_UPDATE_STATISTICS { ON | OFF }
| AUTO_UPDATE_STATISTICS_ASYNC { ON | OFF }
}
<change_tracking_option> ::=
{
CHANGE_TRACKING
{
= OFF
| = ON [ ( <change_tracking_option_list > [,... n] ) ]
| ( <change_tracking_option_list> [,... n ] )
}
}
<change_tracking_option_list> ::=
{
AUTO_CLEANUP = { ON | OFF }
| CHANGE_RETENTION = retention_period { DAYS | HOURS | MINUTES }
}
<containment_option> ::=
CONTAINMENT = { NONE | PARTIAL }
<cursor_option> ::=
{
CURSOR_CLOSE_ON_COMMIT { ON | OFF }
| CURSOR_DEFAULT { LOCAL | GLOBAL }
}
<database_mirroring_option>
ALTER DATABASE Database Mirroring
<date_correlation_optimization_option> ::=
DATE_CORRELATION_OPTIMIZATION { ON | OFF }
<db_encryption_option> ::=
ENCRYPTION { ON | OFF }
<db_state_option> ::=
{ ONLINE | OFFLINE | EMERGENCY }
<db_update_option> ::=
{ READ_ONLY | READ_WRITE }
<db_user_access_option> ::=
{ SINGLE_USER | RESTRICTED_USER | MULTI_USER }
<external_access_option> ::=
{
DB_CHAINING { ON | OFF }
| TRUSTWORTHY { ON | OFF }
| DEFAULT_FULLTEXT_LANGUAGE = { <lcid> | <language name> | <language alias> }
| DEFAULT_LANGUAGE = { <lcid> | <language name> | <language alias> }
| NESTED_TRIGGERS = { OFF | ON }
| TRANSFORM_NOISE_WORDS = { OFF | ON }
| TWO_DIGIT_YEAR_CUTOFF = { 1753, ..., 2049, ..., 9999 }
}
<FILESTREAM_option> ::=
{
NON_TRANSACTED_ACCESS = { OFF | READ_ONLY | FULL }
| DIRECTORY_NAME = <directory_name>
}
<HADR_options> ::=
ALTER DATABASE SET HADR
<parameterization_option> ::=
PARAMETERIZATION { SIMPLE | FORCED }
<recovery_option> ::=
{
RECOVERY { FULL | BULK_LOGGED | SIMPLE }
| TORN_PAGE_DETECTION { ON | OFF }
| PAGE_VERIFY { CHECKSUM | TORN_PAGE_DETECTION | NONE }
}
<target_recovery_time_option> ::=
TARGET_RECOVERY_TIME = target_recovery_time { SECONDS | MINUTES }
<service_broker_option> ::=
{
ENABLE_BROKER
| DISABLE_BROKER
| NEW_BROKER
| ERROR_BROKER_CONVERSATIONS
| HONOR_BROKER_PRIORITY { ON | OFF}
}
<snapshot_option> ::=
{
ALLOW_SNAPSHOT_ISOLATION { ON | OFF }
| READ_COMMITTED_SNAPSHOT {ON | OFF }
}
<sql_option> ::=
{
ANSI_NULL_DEFAULT { ON | OFF }
| ANSI_NULLS { ON | OFF }
| ANSI_PADDING { ON | OFF }
| ANSI_WARNINGS { ON | OFF }
| ARITHABORT { ON | OFF }
| COMPATIBILITY_LEVEL = { 90 | 100 | 110 }
| CONCAT_NULL_YIELDS_NULL { ON | OFF }
| NUMERIC_ROUNDABORT { ON | OFF }
| QUOTED_IDENTIFIER { ON | OFF }
| RECURSIVE_TRIGGERS { ON | OFF }
}
<termination> ::=
{
ROLLBACK AFTER integer [ SECONDS ]
| ROLLBACK IMMEDIATE
| NO_WAIT
}
Argomenti
- database_name | CURRENT
Nome del database da modificare. CURRENT consente di eseguire l'azione nel database corrente. L'opzione CURRENT non è supportata per tutte le opzioni in tutti i contesti. In caso di errore di CURRENT, specificare il nome del database.
<auto_option> ::=
Consente di controllare le opzioni automatiche.
AUTO_CLOSE { ON | OFF }
ON
Il database viene chiuso normalmente e le relative risorse vengono rilasciate dopo la disconnessione dell'ultimo utente.Il database viene riaperto automaticamente quando un utente tenta di utilizzarlo nuovamente, ad esempio, tramite l'esecuzione di un'istruzione USE database_name. Se il database viene chiuso normalmente quando l'opzione AUTO_CLOSE è impostata su ON, non verrà riaperto finché un utente non tenta di utilizzarlo al successivo riavvio di Motore di database.
OFF
Il database rimane aperto dopo la disconnessione dell'ultimo utente.
L'opzione AUTO_CLOSE è utile per i database desktop perché consente di gestire i file di database come normali file. I file possono essere spostati, copiati per creare backup o anche inviati tramite posta elettronica ad altri utenti. Il processo AUTO_CLOSE è asincrono. Operazioni ripetute di apertura e chiusura del database non comportano una riduzione delle prestazioni.
[!NOTA]
L'opzione AUTO_CLOSE non è disponibile in un database indipendente.
È possibile determinare lo stato di questa opzione esaminando la colonna is_auto_close_on nella vista del catalogo sys.databases o la proprietà IsAutoClose della funzione DATABASEPROPERTYEX.
[!NOTA]
Se l'opzione AUTO_CLOSE è impostata su ON, alcune colonne nella vista del catalogo sys.databases e della funzione DATABASEPROPERTYEX restituiranno NULL perché il database non è disponibile per il recupero dei dati. Per risolvere questo problema, eseguire un'istruzione USE per aprire il database.
[!NOTA]
Per il mirroring del database è necessario che AUTO_CLOSE sia OFF.
Quando il database è impostato su AUTOCLOSE = ON, un'operazione che avvia una chiusura automatica del database comporta la cancellazione della cache dei piani per l'istanza di SQL Server. La cancellazione della cache dei piani comporta la ricompilazione di tutti i piani di esecuzione successivi e può causare un peggioramento improvviso e temporaneo delle prestazioni di esecuzione delle query. In SQL Server 2005 Service Pack 2 e versioni successive il log degli errori di SQL Server contiene il messaggio informativo seguente per ogni archivio cache cancellato nella cache dei piani: "SQL Server ha rilevato %d occorrenza/e di scaricamento dell'archivio cache '%s' (parte della cache dei piani) a causa di operazioni di manutenzione o riconfigurazione del database". Questo messaggio viene registrato ogni cinque minuti per tutta la durata dello scaricamento della cache.
AUTO_CREATE_STATISTICS { ON | OFF }
ON
In Query Optimizer vengono create statistiche per colonne singole nei predicati di query, se necessario, per migliorare i piani di query e le prestazioni di esecuzione delle query. Queste statistiche sulle singole colonne vengono create quando le query vengono compilate in Query Optimizer. Tali statistiche vengono create solo sulle colonne che ancora non sono le prime colonne di un oggetto statistiche esistente.Il valore predefinito è ON. È consigliabile utilizzare l'impostazione predefinita per la maggior parte dei database.
OFF
In Query Optimizer non vengono create statistiche per le singole colonne nei predicati di query durante la compilazione delle query. L'impostazione di questa opzione su OFF può determinare piani di query e prestazioni di esecuzione delle query non ottimali.
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna is_auto_create_stats_on nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsAutoCreateStatistics della funzione DATABASEPROPERTYEX.
Per ulteriori informazioni, vedere la sezione "Utilizzo delle opzioni relative alle statistiche a livello di database" nell'argomento Statistiche.
AUTO_SHRINK { ON | OFF }
ON
I file di database vengono compattati periodicamente, se necessario.È possibile compattare automaticamente sia i file di dati sia i file di log. AUTO_SHRINK consente di ridurre le dimensioni del log delle transazioni solo se per il database è impostato il modello di recupero con registrazione minima oppure se viene eseguito il backup del log. Se questa opzione è impostata su OFF, i file di database non vengono compattati automaticamente durante i controlli periodici per la presenza di spazio inutilizzato.
Con l'opzione AUTO_SHRINK i file vengono compattati quando più del 25% dello spazio del file risulta inutilizzato. Il file viene compattato fino a quando la percentuale di spazio inutilizzato nel file è pari al 25% oppure fino a quando il file raggiunge dimensioni pari a quelle di creazione, a seconda di quale tra questi due è il valore maggiore.
Non è possibile compattare un database di sola lettura.
OFF
I file di database non vengono compattati automaticamente durante i controlli periodici per la presenza di spazio inutilizzato.
È possibile determinare lo stato di questa opzione esaminando la colonna is_auto_shrink_on nella vista del catalogo sys.databases o la proprietà IsAutoShrink della funzione DATABASEPROPERTYEX.
[!NOTA]
L'opzione AUTO_SHRINK non è disponibile in un database indipendente.
AUTO_UPDATE_STATISTICS { ON | OFF }
ON
Specifica che le statistiche vengono aggiornate in Query Optimizer se vengono utilizzate da una query e quando possono non essere aggiornate. Le statistiche diventano obsolete in seguito a operazioni di inserimento, aggiornamento, eliminazione o unione che modificano la distribuzione dei dati nella tabella o nella vista indicizzata. Query Optimizer determina che le statistiche potrebbero non essere aggiornate contando il numero di modifiche apportate ai dati dopo l'ultimo aggiornamento delle statistiche e confrontando il numero di modifiche con una soglia basata sul numero di righe nella tabella o nella vista indicizzata.Query Optimizer controlla la presenza di statistiche non aggiornate prima di compilare una query e prima di eseguire un piano di query memorizzato nella cache. Prima di compilare una query, Query Optimizer utilizza le colonne, le tabelle e le viste indicizzate nel predicato di query per identificare le eventuali statistiche non aggiornate. Prima di eseguire un piano di query memorizzato nella cache, il Motore di database verifica che tale piano faccia riferimento alle statistiche aggiornate.
L'opzione AUTO_UPDATE_STATISTICS_ASYNC si applica alle statistiche create per indici, colonne singole nei predicati di query e statistiche create con l'istruzione CREATE STATISTICS. Questa opzione si applica anche alle statistiche filtrate.
Il valore predefinito è ON. È consigliabile utilizzare l'impostazione predefinita per la maggior parte dei database.
Utilizzare l'opzione AUTO_UPDATE_STATISTICS_ASYNC per specificare se le statistiche vengono aggiornate in modo sincrono o asincrono.
OFF
Specifica che Query Optimizer non aggiorna le statistiche quando vengono utilizzate da una query e quando potrebbero essere obsolete. L'impostazione di questa opzione su OFF può determinare piani di query e prestazioni di esecuzione delle query non ottimali.
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna is_auto_update_stats_on nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsAutoUpdateStatistics della funzione DATABASEPROPERTYEX.
Per ulteriori informazioni, vedere la sezione "Utilizzo delle opzioni relative alle statistiche a livello di database" nell'argomento Statistiche.
AUTO_UPDATE_STATISTICS_ASYNC { ON | OFF }
ON
Specifica che gli aggiornamenti delle statistiche per l'opzione AUTO_UPDATE_STATISTICS sono asincroni. Query Optimizer non attende il completamento degli aggiornamenti delle statistiche per compilare le query.L'impostazione di questa opzione su ON non produce alcun effetto, a meno che AUTO_UPDATE_STATISTICS non sia impostata su ON.
Per impostazione predefinita, l'opzione AUTO_UPDATE_STATISTICS_ASYNC è impostata su OFF. Query Optimizer aggiorna pertanto le statistiche in modo sincrono.
OFF
Specifica che gli aggiornamenti delle statistiche per l'opzione AUTO_UPDATE_STATISTICS sono sincroni. Query Optimizer attende il completamento degli aggiornamenti delle statistiche per compilare le query.L'impostazione di questa opzione su OFF non produce alcun effetto, a meno che AUTO_UPDATE_STATISTICS non sia impostata su ON.
Lo stato di questa opzione può essere determinato esaminando la colonna is_auto_update_stats_async_on nella vista del catalogo sys.databases.
Per ulteriori informazioni su quando utilizzare gli aggiornamenti delle statistiche sincroni o asincroni, vedere la sezione "Utilizzo delle opzioni relative alle statistiche a livello di database" nell'argomento Statistiche.
<change_tracking_option> ::=
Controlla le opzioni di rilevamento delle modifiche. È possibile abilitare il rilevamento delle modifiche, impostare le opzioni, modificare le opzioni e disabilitare il rilevamento delle modifiche. Per alcuni esempi, vedere la sezione Esempi più avanti in questo argomento.
ON
Abilita il rilevamento delle modifiche per il database. Quando si abilita il rilevamento delle modifiche, è possibile impostare anche le opzioni AUTO CLEANUP e CHANGE RETENTION.AUTO_CLEANUP = { ON | OFF }
ON
Le informazioni sul rilevamento delle modifiche vengono rimosse automaticamente una volta trascorso il periodo di memorizzazione specificato.OFF
I dati relativi al rilevamento delle modifiche non vengono rimossi dal database.
CHANGE_RETENTION =retention_period { DAYS | HOURS | MINUTES }
Specifica il periodo minimo di conservazione delle informazioni sul rilevamento delle modifiche nel database. I dati vengono rimossi solo quando il valore di AUTO_CLEANUP è ON.retention_period è un numero intero che specifica il componente numerico del periodo di memorizzazione.
L'impostazione predefinita è 2 giorni. Il periodo di memorizzazione minimo è 1 minuto.
OFF
Disabilita il rilevamento delle modifiche per il database. Per poter disabilitare il rilevamento delle modifiche per il database, è necessario innanzitutto disabilitarlo per tutte le tabelle.
<containment_option> ::=
Consente di controllare le opzioni di indipendenza del database.
CONTAINMENT = { NONE | PARTIAL}
NONE
Il database non è un database indipendente.PARTIAL
Il database è un database indipendente. L'impostazione dell'indipendenza del database su PARTIAL restituisce un errore se per il database è abilitato Change Data Capture, la replica o il rilevamento delle modifiche. Il controllo degli errori viene arrestato dopo un errore. Per ulteriori informazioni sui database indipendenti, vedere Database indipendenti.
<cursor_option> ::=
Consente di controllare le opzioni del cursore.
CURSOR_CLOSE_ON_COMMIT { ON | OFF }
ON
Tutti i cursori aperti al momento dell'esecuzione del commit o del rollback di una transazione vengono chiusi.OFF
I cursori rimangono aperti quando viene eseguito il commit di una transazione. Quando si esegue il rollback di una transazione vengono chiusi tutti i cursori, ad eccezione di quelli definiti come INSENSITIVE o STATIC.
Le impostazioni a livello di connessione definite utilizzando l'istruzione SET sono prioritarie rispetto all'impostazione predefinita del database per CURSOR_CLOSE_ON_COMMIT. Per impostazione predefinita, i client ODBC e OLE DB eseguono un'istruzione SET a livello di connessione che imposta CURSOR_CLOSE_ON_COMMIT su OFF per la sessione quando viene stabilita una connessione a un'istanza di SQL Server. Per ulteriori informazioni, vedere SET CURSOR_CLOSE_ON_COMMIT (Transact-SQL).
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna is_cursor_close_on_commit_on nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsCloseCursorsOnCommitEnabled della funzione DATABASEPROPERTYEX.
CURSOR_DEFAULT { LOCAL | GLOBAL }
Determina se l'ambito del cursore è LOCAL o GLOBAL.LOCAL
Se si specifica LOCAL e se un cursore non viene definito come GLOBAL al momento della creazione, l'ambito del cursore è locale rispetto al batch, alla stored procedure o al trigger in cui è stato creato. Il nome del cursore è valido solo in questo ambito. È possibile fare riferimento al cursore tramite variabili di cursore locali nel batch, nella stored procedure o nel trigger oppure tramite un parametro OUTPUT di stored procedure. Il cursore viene deallocato in modo implicito al termine dell'esecuzione del batch, della stored procedure o del trigger, a meno che non sia stato passato a un parametro OUTPUT. In questo caso, il cursore viene deallocato quando l'ultima variabile che vi fa riferimento viene deallocata o non è più compresa nell'ambito.GLOBAL
Se si specifica GLOBAL e se un cursore non viene definito come LOCAL al momento della creazione, l'ambito del cursore è globale rispetto alla connessione. È possibile fare riferimento al nome del cursore in qualsiasi stored procedure o batch eseguiti tramite la connessione.
Il cursore viene deallocato in modo implicito soltanto al momento della disconnessione. Per ulteriori informazioni, vedere DECLARE CURSOR (Transact-SQL).
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna is_local_cursor_default nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsLocalCursorsDefault della funzione DATABASEPROPERTYEX.
<database_mirroring>
Per una descrizione di questo argomento, vedere Mirroring del database di ALTER DATABASE (Transact-SQL).
<date_correlation_optimization_option> ::=
Controlla l'opzione date_correlation_optimization.
DATE_CORRELATION_OPTIMIZATION { ON | OFF }
ON
In SQL Server vengono mantenute le statistiche di correlazione per qualsiasi coppia di tabelle del database collegate tramite un vincolo FOREIGN KEY e con colonne di tipo datetime.OFF
Non vengono mantenute statistiche di correlazione.
Per impostare DATE_CORRELATION_OPTIMIZATION su ON, è necessario che non siano presenti connessioni attive al database, ad eccezione della connessione che esegue l'istruzione ALTER DATABASE. Successivamente, sono supportate più connessioni.
L'impostazione corrente di questa opzione può essere determinata esaminando la colonna is_date_correlation_on nella vista del catalogo sys.databases.
<db_encryption_option> ::=
Controlla lo stato della crittografia del database.
- ENCRYPTION {ON | OFF}
Imposta il database per l'utilizzo della crittografia (ON) o no (OFF). Per ulteriori informazioni sulla crittografia del database, vedere Transparent Data Encryption (TDE).
Quando la crittografia è abilitata a livello di database, tutti i filegroup vengono crittografati. Qualsiasi filegroup nuovo eredita la proprietà di crittografia. Se in un database vi sono filegroup impostati su READ ONLY, l'operazione di crittografia del database avrà esito negativo.
È possibile visualizzare lo stato della crittografia del database utilizzando la DMV sys.dm_database_encryption_keys.
<db_state_option> ::=
Controlla lo stato del database.
OFFLINE
Il database viene chiuso normalmente e contrassegnato come offline. Non è possibile modificare il database mentre è offline.ONLINE
Il database è aperto e disponibile per l'utilizzo.EMERGENCY
Il database è contrassegnato come READ_ONLY, la registrazione è disabilitata e l'accesso è limitato ai membri del ruolo predefinito del server sysadmin. L'opzione EMERGENCY viene utilizzata principalmente per attività di risoluzione dei problemi. Ad esempio, è possibile impostare lo stato EMERGENCY per un database contrassegnato come sospetto a causa di un file di log danneggiato. In questo modo, l'amministratore di sistema potrà accedere in sola lettura al database. Solo i membri del ruolo predefinito del server sysadmin possono impostare lo stato EMERGENCY per un database.
[!NOTA]
Autorizzazioni: per impostare lo stato di un database su offline o emergency è necessaria l'autorizzazione ALTER DATABASE per il database dell'area di interesse. Per modificare lo stato di un database da offline a online è necessaria l'autorizzazione ALTER ANY DATABASE a livello di server.
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare le colonne state e state_desc nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà Status della funzione DATABASEPROPERTYEX. Per ulteriori informazioni, vedere Stati del database.
Un database contrassegnato come RESTORING non può essere impostato su OFFLINE, ONLINE o EMERGENCY. Lo stato RESTORING può essere impostato durante un'operazione di ripristino attiva o quando un'operazione di ripristino di un database o di un file di log ha esito negativo a causa di un file di backup danneggiato.
<db_update_option> ::=
Indica se sono consentiti aggiornamenti nel database.
READ_ONLY
Gli utenti possono leggere i dati dal database, ma non modificarli.[!NOTA]
Per migliorare le prestazioni di esecuzione delle query, aggiornare le statistiche prima di impostare un database su READ_ONLY. Se dopo che un database viene impostato su READ_ONLY sono necessarie statistiche aggiuntive, nel Motore di database verranno create statistiche in tempdb. Per ulteriori informazioni sulle statistiche per un database di sola lettura, vedere Statistiche.
READ_WRITE
Il database è disponibile per operazioni di lettura e scrittura.
Per modificare questo stato, è necessario disporre dell'accesso esclusivo al database. Per ulteriori informazioni, vedere la clausola SINGLE_USER.
<db_user_access_option> ::=
Controlla l'accesso degli utenti al database.
SINGLE_USER
Specifica che l'accesso al database è consentito a un solo utente alla volta. Se si specifica SINGLE_USER e sono presenti altri utenti connessi al database, l'istruzione ALTER DATABASE verrà bloccata fino a quando tutti gli utenti non si disconnettono dal database specificato. Per modificare questo comportamento, vedere la clausola WITH <termination>.Il database rimane in modalità SINGLE_USER anche se l'utente che ha impostato l'opzione si disconnette. A questo punto, un altro utente (ma solo uno) potrà connettersi al database.
Prima di impostare il database in modalità SINGLE_USER, verificare che l'opzione AUTO_UPDATE_STATISTICS_ASYNC sia impostata su OFF. Se l'opzione è impostata su ON, il thread in background utilizzato per aggiornare le statistiche stabilisce una connessione con il database che non sarà quindi accessibile in modalità utente singolo. Per visualizzare lo stato di questa opzione, eseguire una query sulla colonna is_auto_update_stats_async_on nella vista del catalogo sys.databases. Se l'opzione è impostata su ON, effettuare le operazioni seguenti:
Impostare AUTO_UPDATE_STATISTICS_ASYNC su OFF.
Verificare la presenza di processi asincroni attivi relativi alle statistiche eseguendo una query sulla DMV sys.dm_exec_background_job_queue.
Se sono presenti processi attivi, consentire il completamento di tali processi o terminarli manualmente utilizzando KILL STATS JOB.
RESTRICTED_USER
RESTRICTED_USER consente la connessione al database solo ai membri del ruolo predefinito del database db_owner e ai membri dei ruoli predefiniti del server dbcreator e sysadmin, senza tuttavia imporre un limite al numero di connessioni. Tutte le connessioni al database vengono interrotte entro l'intervallo di tempo specificato nella clausola di interruzione dell'istruzione ALTER DATABASE. Dopo l'impostazione dello stato RESTRICTED_USER per il database, qualsiasi tentativo di connessione da parte di utenti non qualificati viene rifiutato.MULTI_USER
Consente la connessione al database a tutti gli utenti che dispongono di autorizzazioni appropriate.
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna user_access nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà UserAccess della funzione DATABASEPROPERTYEX.
<external_access_option> ::=
Determina se è consentito l'accesso al database da parte di risorse esterne, ad esempio oggetti di un altro database.
DB_CHAINING { ON | OFF }
ON
Il database può essere l'origine o la destinazione di una catena di proprietà tra database.OFF
Il database non può partecipare al concatenamento della proprietà tra database.
Importante Questa impostazione viene riconosciuta dall'istanza di SQL Server quando l'opzione del server cross db ownership chaining è impostata su 0 (OFF). Quando cross db ownership chaining è 1 (ON), tutti i database utente possono partecipare ai concatenamenti della proprietà tra database, a prescindere dal valore di questa opzione. Questa opzione viene impostata tramite sp_configure.
Per impostare questa opzione, è necessaria l'autorizzazione CONTROL SERVER nel database.
L'opzione DB_CHAINING non può essere impostata in questi database di sistema: master, model e tempdb.
Lo stato di questa opzione può essere determinato esaminando la colonna is_db_chaining_on nella vista del catalogo sys.databases.
TRUSTWORTHY { ON | OFF }
ON
I moduli di database, ad esempio stored procedure o funzioni definite dall'utente, che utilizzano un contesto di rappresentazione, possono accedere a risorse esterne al database.OFF
I moduli di database in un contesto di rappresentazione non possono accedere a risorse esterne al database.
L'opzione TRUSTWORTHY viene impostata su OFF ogni volta che il database viene collegato.
Per impostazione predefinita, in tutti i database di sistema, a eccezione del database msdb, TRUSTWORTHY è impostato su OFF. Per i database model e tempdb, questo valore non può essere modificato. È consigliabile evitare di impostare l'opzione TRUSTWORTHY su ON nel database master.
Per impostare questa opzione, è necessaria l'autorizzazione CONTROL SERVER nel database.
È possibile determinare lo stato di questa opzione esaminando la colonna is_trustworthy_on nella vista del catalogo sys.databases.
DEFAULT_FULLTEXT_LANGUAGE
Consente di specificare il valore della lingua predefinita per le colonne con indicizzazione full-text.Importante Questa opzione è consentita solo quando l'opzione CONTAINMENT è stata impostata su PARTIAL. Se l'opzione CONTAINMENT è impostata su NONE, si verificheranno errori.
DEFAULT_LANGUAGE
Specifica la lingua predefinita per tutti i nuovi account di accesso creati. È possibile specificare la lingua indicando l'ID locale (LCID), il nome della lingua o l'alias di lingua. Per un elenco dei nomi e degli alias di lingua accettabili, vedere sys.syslanguages (Transact-SQL).Importante Questa opzione è consentita solo quando l'opzione CONTAINMENT è stata impostata su PARTIAL. Se l'opzione CONTAINMENT è impostata su NONE, si verificheranno errori.
NESTED_TRIGGERS
Specifica se un trigger AFTER supporta la propagazione, ovvero un'azione che avvia un altro trigger, che a sua volta ne avvia un altro e così via.Importante Questa opzione è consentita solo quando l'opzione CONTAINMENT è stata impostata su PARTIAL. Se l'opzione CONTAINMENT è impostata su NONE, si verificheranno errori.
TRANSFORM_NOISE_WORDS
Consente di eliminare un messaggio di errore visualizzato nel caso in cui parole non significative impediscono l'esecuzione di un'operazione booleana in una query full-text.Importante Questa opzione è consentita solo quando l'opzione CONTAINMENT è stata impostata su PARTIAL. Se l'opzione CONTAINMENT è impostata su NONE, si verificheranno errori.
TWO_DIGIT_YEAR_CUTOFF
Specifica un numero intero compreso tra 1753 e 9999 che rappresenta l'anno di cambio data per l'interpretazione degli anni a due cifre come anni a quattro cifre.Importante Questa opzione è consentita solo quando l'opzione CONTAINMENT è stata impostata su PARTIAL. Se l'opzione CONTAINMENT è impostata su NONE, si verificheranno errori.
<FILESTREAM_option> ::=
Consente di controllare le impostazioni per le tabelle FileTable.
NON_TRANSACTED_ACCESS = { OFF | READ_ONLY | FULL }
OFF
L'accesso non transazionale ai dati delle tabelle FileTable è disabilitato.READ_ONLY
I dati FILESTREAM nelle tabelle FileTable in questo database possono essere letti da processi non transazionali.FULL
L'accesso non transazionale completo a dati FILESTREAM in tabelle FileTable è abilitato.
- DIRECTORY_NAME = <directory_name>
Nome di directory compatibile con Windows. Il nome deve essere univoco in tutti i nomi di directory a livello di database nell'istanza di SQL Server. Il confronto di univocità non supporta la distinzione tra maiuscole e minuscole, indipendentemente dalle impostazioni delle regole di confronto. È necessario impostare questa opzione prima di creare una tabella FileTable nel database.
<parameterization_option> ::=
Consente di controllare l'opzione di parametrizzazione.
PARAMETERIZATION { SIMPLE | FORCED }
SIMPLE
Le query vengono parametrizzate in base al comportamento predefinito del database.FORCED
Con SQL Server viene eseguita la parametrizzazione di tutte le query nel database.
L'impostazione corrente di questa opzione può essere determinata esaminando la colonna is_parameterization_forced nella vista del catalogo sys.databases.
<recovery_option> ::=
Controlla le opzioni di recupero del database e il controllo degli errori di I/O su disco.
FULL
Consente il recupero completo in caso di errori dei supporti tramite i backup del log delle transazioni. Se un file di dati risulta danneggiato, il recupero dei supporti consente di ripristinare tutte le transazioni di cui è stato eseguito il commit. Per ulteriori informazioni, vedere Modelli di recupero (SQL Server).BULK_LOGGED
Consente il recupero in caso di errori dei supporti, cercando di ottenere i migliori risultati a livello di prestazioni e di utilizzo della quantità minima di spazio del log per determinate operazioni su larga scala o bulk. Per informazioni sulle operazioni a cui può essere applicata la registrazione minima, vedere Log delle transazioni (SQL Server). Con il modello di recupero BULK_LOGGED vengono registrate informazioni minime per queste operazioni. Per ulteriori informazioni, vedere Modelli di recupero (SQL Server).SIMPLE
Viene implementata una strategia di backup semplice che utilizza una quantità minima di spazio del log. Lo spazio del log può essere riutilizzato automaticamente quando non è più necessario per il recupero di errori del server. Per ulteriori informazioni, vedere Modelli di recupero (SQL Server).Importante La gestione del modello di recupero con registrazione minima risulta più semplice rispetto agli altri due modelli, ma comporta rischi maggiori di perdita dei dati in caso di danni a un file di dati. Tutte le modifiche apportate dopo l'ultimo backup completo o differenziale del database vanno perdute ed è necessario immetterle nuovamente in modo manuale.
Il modello di recupero predefinito dipende dal modello di recupero impostato per il database model. Per ulteriori informazioni sulla scelta del modello di recupero appropriato, vedere Modelli di recupero (SQL Server).
Per determinare lo stato di questa opzione, esaminare le colonne recovery_model e recovery_model_desc della vista del catalogo sys.databases o la proprietà Recovery della funzione DATABASEPROPERTYEX.
TORN_PAGE_DETECTION { ON | OFF }
ON
Le pagine incomplete possono essere rilevate da Motore di database.OFF
Le pagine incomplete non possono essere rilevate da Motore di database.
Importante La struttura della sintassi TORN_PAGE_DETECTION ON | OFF verrà rimossa a partire da una delle prossime versioni di SQL Server. Evitare pertanto di utilizzarla in un nuovo progetto di sviluppo e prevedere interventi di modifica nelle applicazioni che attualmente utilizzano questa struttura. In alternativa, utilizzare l'opzione PAGE_VERIFY.
PAGE_VERIFY { CHECKSUM | TORN_PAGE_DETECTION | NONE }
Individua le pagine del database danneggiate in seguito a errori di percorso di I/O su disco. Gli errori di percorso di I/O su disco possono essere la causa di danneggiamenti del database e sono in genere la conseguenza di interruzioni dell'alimentazione o di errori hardware a livello di disco, che si verificano durante la scrittura della pagina su disco.CHECKSUM
Calcola un checksum sul contenuto dell'intera pagina e archivia il valore nell'intestazione della pagina quando questa viene scritta su disco. In fase di lettura della pagina dal disco, il checksum viene ricalcolato e confrontato con il valore di checksum archiviato nell'intestazione della pagina. Se i valori non corrispondono, viene segnalato il messaggio di errore 824 (che indica un errore di checksum) sia nel log degli errori di SQL Server, sia nel registro eventi di Windows. Un errore di checksum indica un problema di percorso di I/O. Per determinare la causa principale del problema, è necessaria un'analisi accurata di hardware, driver del firmware, BIOS, driver dei filtri, ad esempio software antivirus, e altri componenti del percorso di I/O.TORN_PAGE_DETECTION
Salva un modello a 2 bit specifico per ogni settore da 512 byte della pagina di database da 8 kilobyte (KB) e archivia tali bit nell'intestazione della pagina di database quando questa viene scritta su disco. In fase di lettura della pagina dal disco, i bit per il rilevamento di pagine incomplete archiviati nell'intestazione della pagina vengono confrontati con le informazioni effettive sui settori della pagina. La presenza di valori non corrispondenti indica che la pagina è stata scritta su disco solo in parte. In questa situazione viene segnalato il messaggio di errore 824 (che indica un errore di pagina incompleta) sia nel log degli errori di SQL Server, sia nel registro eventi di Windows. Le pagine incomplete vengono generalmente rilevate durante il recupero del database, se si tratta effettivamente di un problema di scrittura incompleta di una pagina. Altri errori di percorso di I/O possono tuttavia causare in qualsiasi momento pagine incomplete.NONE
Le scritture di pagine di database non genereranno un valore CHECKSUM o TORN_PAGE_DETECTION. In SQL Server non viene eseguito alcun controllo del checksum o della presenza di pagine incomplete durante una lettura, anche se nell'intestazione della pagina è presente un valore CHECKSUM o TORN_PAGE_DETECTION.
Per l'utilizzo dell'opzione PAGE_VERIFY, è importante tenere presente quanto segue:
L'impostazione predefinita è CHECKSUM.
Quando un utente o un database di sistema viene aggiornato a SQL Server 2005 o versione successiva, il valore di PAGE_VERIFY, ovvero NONE o TORN_PAGE_DETECTION, rimane invariato. È consigliabile utilizzare CHECKSUM.
[!NOTA]
Nelle versioni precedenti di SQL Server l'opzione di database PAGE_VERIFY è impostata su NONE per il database tempdb e non può essere modificata. In SQL Server 2008 e versioni successive il valore predefinito per il database tempdb è CHECKSUM per le nuove installazioni di SQL Server. Quando si aggiorna un'installazione di SQL Server, viene mantenuto il valore predefinito NONE. L'opzione può essere modificata. È consigliabile utilizzare CHECKSUM per il database tempdb.
TORN_PAGE_DETECTION può consentire l'utilizzo di un numero più limitato di risorse, ma offre una protezione minore rispetto all'opzione CHECKSUM.
È possibile impostare PAGE_VERIFY senza attivare la modalità offline per il database, senza bloccarlo o senza impedire in altro modo la concorrenza nel database.
Le opzioni CHECKSUM e TORN_PAGE_DETECTION si escludono a vicenda. Non è possibile abilitare contemporaneamente entrambe le opzioni.
Se viene rilevato un errore di pagina incompleta o di checksum, è possibile eseguire il recupero tramite il ripristino dei dati o potenzialmente tramite la ricompilazione dell'indice se l'errore è limitato alle pagine di indice. Se si verifica un errore di checksum, eseguire DBCC CHECKDB per determinare il tipo della pagina o delle pagine del database interessate dal problema. Per ulteriori informazioni sulle opzioni di ripristino, vedere Argomenti dell'istruzione RESTORE (Transact-SQL). Sebbene il ripristino dei dati consenta di risolvere il problema di danneggiamento dei dati, è necessario individuare il prima possibile la causa principale, ad esempio un errore hardware del disco, per eseguire i necessari interventi di correzione ed evitare che gli errori si ripresentino.
SQL Server esegue quattro tentativi per qualsiasi operazione di lettura non riuscita a causa di un errore di checksum, di pagina incompleta o di I/O. Se la lettura viene completata correttamente durante uno di questi tentativi, viene scritto un messaggio nel log degli errori e l'esecuzione del comando che ha attivato la lettura continua. Se tutti i tentativi hanno esito negativo, il comando viene interrotto con il messaggio di errore 824.
Per ulteriori informazioni su checksum, pagine incomplete, tentativi di lettura, messaggi di errore 823 e 824 e altre funzionalità di controllo dell'I/O di SQL Server, vedere questo sito Web Microsoft.
Per determinare l'impostazione corrente di questa opzione, è possibile esaminare la colonna page_verify_option nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsTornPageDetectionEnabled della funzione DATABASEPROPERTYEX.
<target_recovery_time_option> ::=
Specifica la frequenza di checkpoint indiretti per database singolo. Il valore predefinito è 0, a indicare che il database utilizzerà checkpoint automatici la cui frequenza dipende dall'impostazione dell'intervallo di recupero dell'istanza del server.
TARGET_RECOVERY_TIME **=**target_recovery_time { SECONDS | MINUTES }
target_recovery_time
Specifica il limite massimo di tempo per recuperare il database specificato in caso di un arresto anomalo del sistema.SECONDS
Indica che target_recovery_time viene espresso come numero di secondi.MINUTES
Indica che target_recovery_time viene espresso come numero di minuti.
Per ulteriori informazioni sui checkpoint indiretti, vedere Checkpoint di database (SQL Server).
<service_broker_option> ::=
Controlla le opzioni di Service Broker seguenti, ovvero abilitazione o disabilitazione del recapito dei messaggi, impostazione di un nuovo identificatore di Service Broker o impostazione delle priorità di conversazione su ON oppure OFF.
ENABLE_BROKER
Indica che Service Broker è abilitato per il database specificato. Il recapito dei messaggi viene avviato e il flag is_broker_enabled viene impostato su True nella vista del catalogo sys.databases. Il database mantiene l'identificatore di Service Broker esistente. Service Broker non può essere abilitato se il database è l'entità in una configurazione di mirroring del database.[!NOTA]
ENABLE_BROKER richiede un blocco esclusivo a livello di database. Se altre sessioni hanno bloccato risorse nel database, ENABLE_BROKER attende il rilascio dei blocchi da parte delle altre sessioni. Per abilitare Service Broker in un database utente, accertarsi che nessun'altra sessione stia utilizzando il database prima di eseguire l'istruzione ALTER DATABASE SET ENABLE_BROKER, ad esempio impostando il database in modalità utente singolo. Per abilitare Service Broker nel database msdb, arrestare innanzitutto SQL Server Agent per consentire a Service Broker di ottenere il blocco necessario.
DISABLE_BROKER
Indica che Service Broker è disabilitato per il database specificato. Viene arrestato il recapito dei messaggi e il flag is_broker_enabled viene impostato su False nella vista del catalogo sys.databases. Il database mantiene l'identificatore di Service Broker esistente.NEW_BROKER
Specifica che al database deve essere assegnato un nuovo identificatore di Service Broker. Poiché il database viene considerato una nuova istanza di Service Broker, tutte le conversazioni esistenti nel database vengono rimosse immediatamente senza generare messaggi di fine dialogo. Tutte le route che fanno riferimento all'identificatore di Service Broker precedente devono essere ricreate con il nuovo identificatore.ERROR_BROKER_CONVERSATIONS
Specifica che il recapito dei messaggi di Service Broker è abilitato, mantenendo l'identificatore esistente di Service Broker per il database. Service Broker termina tutte le conversazioni nel database con un errore. Ciò consente alle applicazioni di eseguire operazioni regolari di pulizia per le conversazioni esistenti.HONOR_BROKER_PRIORITY {ON | OFF}
ON
Per le operazioni di invio vengono presi in considerazione i livelli di priorità assegnati alle conversazioni. I messaggi provenienti da conversazioni con livelli di priorità alti vengono inviati prima dei messaggi provenienti da conversazioni con livelli di priorità bassi.OFF
Le operazioni di invio vengono eseguite come se a tutte le conversazioni fosse assegnato il livello di priorità predefinito.
Le modifiche all'opzione HONOR_BROKER_PRIORITY vengono applicate immediatamente ai nuovi dialoghi o ai dialoghi per cui non vi sono messaggi in attesa di essere inviati. Per i dialoghi con messaggi in attesa di essere inviati al momento dell'esecuzione di ALTER DATABASE, la nuova impostazione non viene applicata fino a quando alcuni messaggi del dialogo non sono stati inviati. La quantità di tempo che deve trascorrere prima che la nuova impostazione venga utilizzata per tutti i dialoghi può variare notevolmente.
L'impostazione corrente di questa proprietà è indicata nella colonna is_broker_priority_honored nella vista del catalogo sys.databases.
<snapshot_option> ::=
Determina il livello di isolamento delle transazioni.
ALLOW_SNAPSHOT_ISOLATION { ON | OFF }
ON
Abilita l'opzione relativa allo snapshot a livello di database. Quando è abilitata, le istruzioni DML iniziano la generazione di versioni di riga anche quando nessuna transazione utilizza l'isolamento dello snapshot. Una volta abilitata l'opzione, le transazioni possono specificare il livello di isolamento della transazione SNAPSHOT. Nelle transazioni eseguite con il livello di isolamento SNAPSHOT, tutte le istruzioni possono accedere a uno snapshot dei dati corrispondente allo stato dei dati al momento dell'avvio della transazione. Se una transazione eseguita con il livello di isolamento SNAPSHOT deve accedere ai dati in più database, è necessario impostare ALLOW_SNAPSHOT_ISOLATION su ON in tutti i database oppure ogni istruzione della transazione deve utilizzare hint di blocco per qualsiasi riferimento in una clausola FROM a una tabella di un database per cui l'opzione ALLOW_SNAPSHOT_ISOLATION è impostata su OFF.OFF
Consente di disabilitare l'opzione Snapshot a livello di database. Per le transazioni non può essere impostato il livello di isolamento della transazione SNAPSHOT.
Quando si imposta un nuovo stato per l'opzione ALLOW_SNAPSHOT_ISOLATION (da ON a OFF oppure da OFF a ON), ALTER DATABASE restituisce il controllo al chiamante solo dopo il completamento del commit di tutte le transazioni esistenti nel database. Se per il database è già attivo lo stato specificato nell'istruzione ALTER DATABASE, il controllo viene restituito immediatamente al chiamante. Se l'istruzione ALTER DATABASE non restituisce il controllo rapidamente, utilizzare sys.dm_tran_active_snapshot_database_transactions per verificare se sono presenti transazioni con esecuzione prolungata. Se l'istruzione ALTER DATABASE viene annullata, il database rimane nello stato attivo al momento dell'avvio dell'istruzione ALTER DATABASE. La vista del catalogo sys.databases indica lo stato delle transazioni di isolamento dello snapshot nel database. Se snapshot_isolation_state_desc = IN_TRANSITION_TO_ON, ALTER DATABASE ALLOW_SNAPSHOT_ISOLATION OFF attenderà sei secondi prima di ritentare l'operazione.
Non è possibile modificare lo stato di ALLOW_SNAPSHOT_ISOLATION se il database è OFFLINE.
Se si imposta ALLOW_SNAPSHOT_ISOLATION in un database READ_ONLY, tale impostazione viene mantenuta anche se il database viene in seguito impostato su READ_WRITE.
È possibile modificare le impostazioni di ALLOW_SNAPSHOT_ISOLATION per i database master, model, msdb e tempdb. Se si modifica l'impostazione per il database tempdb, questa viene mantenuta per ogni arresto e riavvio dell'istanza di Motore di database. Se si modifica l'impostazione per il modello, questa diventa l'impostazione predefinita per i nuovi database creati, con l'eccezione di tempdb.
L'impostazione predefinita dell'opzione è ON per i database master e msdb.
L'impostazione corrente di questa opzione può essere determinata esaminando la colonna snapshot_isolation_state nella vista del catalogo sys.databases.
READ_COMMITTED_SNAPSHOT { ON | OFF }
ON
Abilita l'opzione relativa allo snapshot Read Committed a livello di database. Quando è abilitata, le istruzioni DML iniziano la generazione di versioni di riga anche quando nessuna transazione utilizza l'isolamento dello snapshot. Una volta abilitata questa opzione, le transazioni che specificano il livello di isolamento Read committed utilizzano il controllo delle versioni delle righe anziché il blocco. Quando una transazione viene eseguita con il livello di isolamento Read committed, tutte le istruzioni possono accedere a uno snapshot dei dati corrispondente allo stato dei dati all'avvio dell'istruzione.OFF
Disabilita l'opzione relativa allo snapshot Read Committed a livello di database. Le transazioni per cui è impostato il livello di isolamento READ COMMITTED utilizzano il blocco.
Per impostare READ_COMMITTED_SNAPSHOT su ON oppure OFF, è necessario che non siano presenti connessioni attive al database, ad eccezione della connessione utilizzata per eseguire il comando ALTER DATABASE. Non è tuttavia necessario che il database sia in modalità utente singolo. Non è possibile modificare lo stato di questa opzione quando il database è OFFLINE.
Se si imposta READ_COMMITTED_SNAPSHOT in un database READ_ONLY, tale impostazione viene mantenuta anche se il database viene in seguito impostato su READ_WRITE.
Non è possibile impostare READ_COMMITTED_SNAPSHOT su ON per i database di sistema master, tempdb e msdb. Se si modifica l'impostazione per il database model, questa diventa l'impostazione predefinita per i nuovi database creati, con l'eccezione di tempdb.
L'impostazione corrente di questa opzione può essere determinata esaminando la colonna is_read_committed_snapshot_on nella vista del catalogo sys.databases.
<sql_option> ::=
Controlla le opzioni di conformità ANSI a livello di database.
ANSI_NULL_DEFAULT { ON | OFF }
Determina il valore predefinito, NULL o NOT NULL, per una colonna o un tipo CLR definito dall'utente per cui il supporto di valori Null non è definito in modo esplicito nell'istruzione CREATE TABLE o ALTER TABLE. Le colonne definite con vincoli seguono le regole dei vincoli indipendentemente da questa impostazione.ON
Il valore predefinito è NULL.OFF
Il valore predefinito è NOT NULL.
Le impostazioni a livello di connessione definite utilizzando l'istruzione SET sono prioritarie rispetto all'impostazione predefinita del database per ANSI_NULL_DEFAULT. Per impostazione predefinita, i client ODBC e OLE DB eseguono un'istruzione SET a livello di connessione che imposta ANSI_NULL_DEFAULT su ON per la sessione quando viene stabilita una connessione a un'istanza di SQL Server. Per ulteriori informazioni, vedere SET ANSI_NULL_DFLT_ON (Transact-SQL).
Per motivi di compatibilità con ANSI, l'impostazione dell'opzione di database ANSI_NULL_DEFAULT su ON modifica l'impostazione predefinita del database su NULL.
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna is_ansi_null_default_on nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsAnsiNullDefault della funzione DATABASEPROPERTYEX.
ANSI_NULLS { ON | OFF }
ON
Tutti i confronti con un valore Null restituiscono UNKNOWN.OFF
I confronti di valori non UNICODE con un valore Null restituiscono TRUE se entrambi i valori sono NULL.
Importante In una versione futura di SQL Server, ANSI_NULLS sarà sempre impostata su ON e qualsiasi applicazione che imposta tale opzione in modo esplicito su OFF genererà un errore. Evitare di utilizzare questa funzionalità in un nuovo progetto di sviluppo e prevedere interventi di modifica nelle applicazioni in cui è attualmente implementata.
Le impostazioni a livello di connessione definite utilizzando l'istruzione SET sono prioritarie rispetto all'impostazione predefinita del database per ANSI_NULLS. Per impostazione predefinita, i client ODBC e OLE DB eseguono un'istruzione SET a livello di connessione che imposta ANSI_NULLS su ON per la sessione quando viene stabilita una connessione a un'istanza di SQL Server. Per ulteriori informazioni, vedere SET ANSI_NULLS (Transact-SQL).
È inoltre necessario che l'opzione SET ANSI_NULLS sia impostata su ON durante la creazione o la modifica di indici in colonne calcolate o viste indicizzate.
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna is_ansi_nulls_on nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsAnsiNullsEnabled della funzione DATABASEPROPERTYEX.
ANSI_PADDING { ON | OFF }
ON
Alle stringhe viene applicato un riempimento con caratteri nulli in modo da ottenere la stessa lunghezza prima della conversione o dell'inserimento in un tipo di dati varchar o nvarchar.Gli spazi vuoti finali in valori di tipo carattere inseriti in colonne varchar o nvarchar e gli zeri finali in valori binari inseriti in colonne varbinary non vengono eliminati. I valori non vengono riempiti con caratteri nulli per l'intera lunghezza della colonna.
OFF
Gli spazi vuoti finali per i dati di tipo varchar o nvarchar e gli zeri per i dati di tipo varbinary vengono eliminati.
Se si specifica OFF, questa impostazione ha effetto solo sulla definizione di nuove colonne.
Importante In una versione futura di SQL Server, ANSI_PADDING sarà sempre impostata su ON e qualsiasi applicazione che imposta tale opzione in modo esplicito su OFF genererà un errore. Evitare di utilizzare questa funzionalità in un nuovo progetto di sviluppo e prevedere interventi di modifica nelle applicazioni in cui è attualmente implementata. È consigliabile impostare l'opzione ANSI_PADDING sempre su ON. È necessario che l'opzione ANSI_PADDING sia impostata su ON durante la creazione o la modifica di indici in colonne calcolate o viste indicizzate.
Le colonne char(n) e binary(n) che ammettono valori Null vengono riempite fino alla loro lunghezza se ANSI_PADDING è impostato su ON, ma se ANSI_PADDING è impostato su OFF gli zero e gli spazi vuoti finali vengono eliminati. Le colonne char(n) e binary(n) che non ammettono valori Null vengono sempre riempite fino alla loro lunghezza.
Le impostazioni a livello di connessione definite utilizzando l'istruzione SET sono prioritarie rispetto all'impostazione predefinita del database per ANSI_PADDING. Per impostazione predefinita, i client ODBC e OLE DB eseguono un'istruzione SET a livello di connessione che imposta ANSI_PADDING su ON per la sessione quando viene stabilita una connessione a un'istanza di SQL Server. Per ulteriori informazioni, vedere SET ANSI_PADDING (Transact-SQL).
Importante È possibile determinare lo stato di questa opzione esaminando la colonna is_ansi_padding_on nella vista del catalogo sys.databases o la proprietà IsAnsiPaddingEnabled della funzione DATABASEPROPERTYEX.
ANSI_WARNINGS { ON | OFF }
ON
Vengono generati errori o avvisi se si verificano condizioni quali la divisione per zero oppure in presenza di valori Null nelle funzioni di aggregazione.OFF
Non vengono generati avvisi e vengono restituiti valori Null quando si verificano condizioni come la divisione per zero.
È necessario che l'opzione ANSI_WARNINGS sia impostata su ON durante la creazione o la modifica di indici in colonne calcolate o viste indicizzate.
Le impostazioni a livello di connessione definite utilizzando l'istruzione SET sono prioritarie rispetto all'impostazione predefinita del database per ANSI_WARNINGS. Per impostazione predefinita, i client ODBC e OLE DB eseguono un'istruzione SET a livello di connessione che imposta ANSI_WARNINGS su ON per la sessione quando viene stabilita una connessione a un'istanza di SQL Server. Per ulteriori informazioni, vedere SET ANSI_WARNINGS (Transact-SQL).
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna is_ansi_warnings_on nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsAnsiWarningsEnabled della funzione DATABASEPROPERTYEX.
ARITHABORT { ON | OFF }
ON
Interrompe una query quando si verifica un overflow o un errore di divisione per zero durante l'esecuzione della query stessa.OFF
Visualizza un messaggio di avviso quando si verifica uno di questi errori, ma l'elaborazione della query, del batch o della transazione prosegue come se non si fosse verificato alcun errore.
È necessario che l'opzione ARITHABORT sia impostata su ON durante la creazione o la modifica di indici in colonne calcolate o viste indicizzate.
È possibile determinare lo stato di questa opzione esaminando la colonna is_arithabort_on nella vista del catalogo sys.databases o la proprietà IsArithmeticAbortEnabled della funzione DATABASEPROPERTYEX.
COMPATIBILITY_LEVEL { 90 | 100 | 110 }
Per ulteriori informazioni, vedere Livello di compatibilità ALTER DATABASE (Transact-SQL).CONCAT_NULL_YIELDS_NULL { ON | OFF }
ON
Il risultato di un'operazione di concatenazione è NULL quando uno degli operandi è NULL. La concatenazione della stringa di caratteri "Questo è" con NULL restituisce, ad esempio, il valore NULL anziché il valore "Questo è".OFF
Il valore Null viene considerato come una stringa di caratteri vuota.
È necessario che l'opzione CONCAT_NULL_YIELDS_NULL sia impostata su ON durante la creazione o la modifica di indici in colonne calcolate o viste indicizzate.
Importante In una versione futura di SQL Server, l'opzione CONCAT_NULL_YIELDS_NULL sarà sempre impostata su ON e qualsiasi applicazione che la imposta in modo esplicito su OFF restituirà un errore. Evitare di utilizzare questa funzionalità in un nuovo progetto di sviluppo e prevedere interventi di modifica nelle applicazioni in cui è attualmente implementata.
Le impostazioni a livello di connessione definite utilizzando l'istruzione SET sono prioritarie rispetto all'impostazione predefinita del database per CONCAT_NULL_YIELDS_NULL. Per impostazione predefinita, i client ODBC e OLE DB eseguono un'istruzione SET a livello di connessione che imposta CONCAT_NULL_YIELDS_NULL su ON per la sessione quando viene stabilita una connessione a un'istanza di SQL Server. Per ulteriori informazioni, vedere SET CONCAT_NULL_YIELDS_NULL (Transact-SQL).
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna is_concat_null_yields_null_on nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsNullConcat della funzione DATABASEPROPERTYEX.
QUOTED_IDENTIFIER { ON | OFF }
ON
È possibile utilizzare le virgolette doppie per delimitare gli identificatori delimitati.Tutte le stringhe delimitate da virgolette doppie vengono interpretate come identificatori di oggetto. Gli identificatori delimitati non devono necessariamente essere conformi alle regole di Transact-SQL per gli identificatori. Possono essere parole chiave e includere caratteri normalmente non consentiti negli identificatori Transact-SQL. Se una virgoletta singola (') fa parte della stringa letterale, può essere rappresentata tramite virgolette doppie (").
OFF
Gli identificatori non possono essere delimitati da virgolette e devono essere conformi a tutte le regole di Transact-SQL per gli identificatori. È possibile delimitare i valori letterali con virgolette singole o doppie.
SQL Server consente inoltre di racchiudere gli identificatori tra parentesi quadre ([ ]). Gli identificatori tra parentesi quadre possono essere sempre utilizzati, indipendentemente dall'impostazione di QUOTED_IDENTIFIER. Per ulteriori informazioni, vedere Identificatori del database.
Durante la creazione di una tabella, l'opzione QUOTED IDENTIFIER viene sempre archiviata con l'impostazione ON nei metadati della tabella, anche se l'opzione viene impostata su OFF quando si crea la tabella.
Le impostazioni a livello di connessione definite utilizzando l'istruzione SET sono prioritarie rispetto all'impostazione predefinita del database per QUOTED_IDENTIFIER. Per impostazione predefinita, i client ODBC e OLE DB eseguono un'istruzione SET a livello di connessione che imposta QUOTED_IDENTIFIER su ON quando viene stabilita una connessione a un'istanza di SQL Server. Per ulteriori informazioni, vedere SET QUOTED_IDENTIFIER (Transact-SQL).
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna is_quoted_identifier_on nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsQuotedIdentifiersEnabled della funzione DATABASEPROPERTYEX.
NUMERIC_ROUNDABORT { ON | OFF }
ON
Viene generato un errore quando si verifica una perdita di precisione in un'espressione.OFF
In seguito alla perdita di precisione non viene generato alcun messaggio di errore e il risultato viene arrotondato alla precisione della colonna o della variabile in cui viene archiviato.
È necessario che l'opzione NUMERIC_ROUNDABORT sia impostata su OFF quando vengono creati o modificati indici in colonne calcolate o viste indicizzate.
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna is_numeric_roundabort_on nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsNumericRoundAbortEnabled della funzione DATABASEPROPERTYEX.
RECURSIVE_TRIGGERS { ON | OFF }
ON
È consentita l'attivazione ricorsiva di trigger AFTER.OFF
Solo l'attivazione ricorsiva diretta di trigger AFTER non è consentita. Per disabilitare anche la ricorsione indiretta dei trigger AFTER, impostare l'opzione del server nested triggers su 0 tramite sp_configure.
[!NOTA]
Se l'opzione RECURSIVE_TRIGGERS è impostata su OFF, viene impedita esclusivamente la ricorsione diretta. Per disabilitare la ricorsione indiretta, è necessario impostare anche l'opzione del server nested triggers su 0.
Per determinare lo stato di questa opzione, è possibile esaminare la colonna is_recursive_triggers_on nella vista del catalogo sys.databases oppure la proprietà IsRecursiveTriggersEnabled della funzione DATABASEPROPERTYEX.
WITH <termination> ::=
Specifica quando eseguire il rollback di transazioni incomplete in caso di transizione dello stato del database. Se questa clausola viene omessa, l'attesa da parte dell'istruzione ALTER DATABASE è illimitata in presenza di qualsiasi blocco attivo sul database. È possibile specificare una sola clausola di terminazione, che deve seguire le clausole SET.
[!NOTA]
Non tutte le opzioni di database utilizzano la clausola WITH <termination>. Per ulteriori informazioni, vedere la tabella in "Impostazione delle opzioni" nella sezione "Osservazioni" di questo argomento.
ROLLBACK AFTER integer [SECONDS] | ROLLBACK IMMEDIATE
Specifica se eseguire il rollback dopo il numero di secondi specificato o immediatamente.NO_WAIT
Specifica che la richiesta avrà esito negativo se non è possibile completare immediatamente la modifica dell'opzione o dello stato del database richiesta senza attendere il commit o il rollback delle transazioni.
Osservazioni
Impostazione delle opzioni
Per recuperare le impostazioni correnti delle opzioni del database, utilizzare la vista del catalogo sys.databases o DATABASEPROPERTYEX.
Dopo avere impostato un'opzione di database, la modifica diventa effettiva immediatamente.
Per modificare i valori predefiniti di qualsiasi opzione di database per tutti i nuovi database, modificare l'opzione di database appropriata nel database model.
Non tutte le opzioni di database supportano la clausola WITH <termination> o possono essere specificate in combinazione con altre opzioni. Nella tabella seguente sono elencate tali opzioni con indicazione del supporto della clausola di terminazione o dell'impostazione in combinazione con altre opzioni.
Categoria di opzioni |
Impostazione in combinazione con altre opzioni |
Supporto della clausola WITH <termination> |
---|---|---|
<db_state_option> |
Sì |
Sì |
<db_user_access_option> |
Sì |
Sì |
<db_update_option> |
Sì |
Sì |
<external_access_option> |
Sì |
No |
<cursor_option> |
Sì |
No |
<auto_option> |
Sì |
No |
<sql_option> |
Sì |
No |
<recovery_option> |
Sì |
No |
<target_recovery_time_option> |
No |
Sì |
<database_mirroring_option> |
No |
No |
ALLOW_SNAPSHOT_ISOLATION |
No |
No |
READ_COMMITTED_SNAPSHOT |
No |
Sì |
<service_broker_option> |
Sì |
No |
DATE_CORRELATION_OPTIMIZATION |
Sì |
Sì |
<parameterization_option> |
Sì |
Sì |
<change_tracking_option> |
Sì |
Sì |
<db_encryption> |
Sì |
No |
La cache dei piani per l'istanza di SQL Server viene cancellata quando si imposta una delle opzioni seguenti:
OFFLINE |
READ_WRITE |
ONLINE |
MODIFY FILEGROUP DEFAULT |
MODIFY_NAME |
MODIFY FILEGROUP READ_WRITE |
COLLATE |
MODIFY FILEGROUP READ_ONLY |
READ_ONLY |
|
La cache delle procedure viene inoltre scaricata negli scenari seguenti.
L'opzione AUTO_CLOSE di un database è impostata su ON. Se il database non viene utilizzato da alcuna connessione utente, neanche come riferimento, tramite l'attività in background viene effettuato il tentativo di chiusura e di arresto automatici del database.
Vengono eseguite diverse query su un database contenente opzioni predefinite. Successivamente, il database viene eliminato.
Viene eliminato uno snapshot del database per un database di origine.
Viene ricompilato correttamente il log delle transazioni per un database.
Viene ripristinato un backup del database.
Viene scollegato un database.
La cancellazione della cache dei piani comporta la ricompilazione di tutti i piani di esecuzione successivi e può causare un peggioramento improvviso e temporaneo delle prestazioni di esecuzione delle query. Il log degli errori di SQL Server contiene il messaggio informativo seguente per ogni archivio cache cancellato nella cache dei piani: "SQL Server ha rilevato %d occorrenza/e di scaricamento dell'archivio cache '%s' (parte della cache dei piani) a causa di operazioni di manutenzione o riconfigurazione del database". Questo messaggio viene registrato ogni cinque minuti per tutta la durata dello scaricamento della cache.
Esempi
A.Impostazione di opzioni in un database
Nell'esempio seguente vengono impostate le opzioni relative al modello di recupero e alla verifica delle pagine di dati per il database di esempio AdventureWorks2012 .
USE master;
GO
ALTER DATABASE AdventureWorks2012
SET RECOVERY FULL, PAGE_VERIFY CHECKSUM;
GO
B.Impostazione del database su READ_ONLY
Per modificare lo stato di un database o di un filegroup impostandolo su READ_ONLY o READ_WRITE, è necessario l'accesso esclusivo al database. Nell'esempio seguente viene impostata la modalità SINGLE_USER per il database in modo da ottenere l'accesso esclusivo. Nell'esempio lo stato del database AdventureWorks2012 viene quindi impostato su READ_ONLY e viene ripristinato l'accesso al database per tutti gli utenti.
[!NOTA]
In questo esempio viene utilizzata l'opzione di terminazione WITH ROLLBACK IMMEDIATE nella prima istruzione ALTER DATABASE. Verrà eseguito il rollback di tutte le transazioni incomplete e tutte le altre connessioni al database di esempio AdventureWorks2012 verranno interrotte immediatamente.
USE master;
GO
ALTER DATABASE AdventureWorks2012
SET SINGLE_USER
WITH ROLLBACK IMMEDIATE;
GO
ALTER DATABASE AdventureWorks2012
SET READ_ONLY;
GO
ALTER DATABASE AdventureWorks2012
SET MULTI_USER;
GO
C.Abilitazione dell'isolamento dello snapshot in un database
Nell'esempio seguente viene abilitata l'opzione relativa al framework di isolamento dello snapshot per il database AdventureWorks2012 .
USE AdventureWorks2012;
GO
-- Check the state of the snapshot_isolation_framework
-- in the database.
SELECT name, snapshot_isolation_state,
snapshot_isolation_state_desc AS description
FROM sys.databases
WHERE name = N'AdventureWorks2012';
GO
USE master;
GO
ALTER DATABASE AdventureWorks2012
SET ALLOW_SNAPSHOT_ISOLATION ON;
GO
-- Check again.
SELECT name, snapshot_isolation_state,
snapshot_isolation_state_desc AS description
FROM sys.databases
WHERE name = N'AdventureWorks2012';
GO
Il set di risultati indica che il framework di isolamento dello snapshot è abilitato.
name snapshot_isolation_state description
-------------------- ------------------------ ----------
AdventureWorks2012 1 ON
D.Abilitazione, modifica e disabilitazione del rilevamento delle modifiche
Nell'esempio seguente viene abilitato il rilevamento delle modifiche per il database AdventureWorks2012 e il periodo di memorizzazione viene impostato su 4 giorni.
ALTER DATABASE AdventureWorks2012
SET CHANGE_TRACKING = ON
(AUTO_CLEANUP = ON, CHANGE_RETENTION = 2 DAYS);
Nell'esempio seguente viene illustrato come modificare il periodo di memorizzazione impostandolo su 3 giorni.
ALTER DATABASE AdventureWorks2012
SET CHANGE_TRACKING (CHANGE_RETENTION = 3 DAYS);
Nell'esempio seguente viene illustrato come disabilitare il rilevamento delle modifiche per il database AdventureWorks2012 .
ALTER DATABASE AdventureWorks2012
SET CHANGE_TRACKING = OFF;
Vedere anche
Riferimento
Livello di compatibilità ALTER DATABASE (Transact-SQL)
Mirroring del database di ALTER DATABASE (Transact-SQL)
ALTER DATABASE SET HADR (Transact-SQL)
CREATE DATABASE (Transact-SQL)
DATABASEPROPERTYEX (Transact-SQL)
SET TRANSACTION ISOLATION LEVEL (Transact-SQL)
sys.data_spaces (Transact-SQL)
Concetti
Abilitare e disabilitare il rilevamento delle modifiche (SQL Server)