Supporto di SQL Server Native Client per il ripristino di emergenza a disponibilità elevata
In questo argomento viene illustrato il supporto in SQL Server Native Client (aggiunto in SQL Server 2012) per Gruppi di disponibilità AlwaysOn. Per ulteriori informazioni su Gruppi di disponibilità AlwaysOn, vedere Listener del gruppo di disponibilità, connettività client e failover dell'applicazione (SQL Server), Creazione e configurazione di gruppi di disponibilità (SQL Server), Clustering di failover e gruppi di disponibilità AlwaysOn (SQL Server) e Repliche secondarie attive: Repliche secondarie leggibili (Gruppi di disponibilità AlwaysOn).
È possibile specificare il listener di un determinato gruppo di disponibilità nella stringa di connessione. Se un'applicazione SQL Server Native Client è connessa a un database in un gruppo di disponibilità, la connessione originale viene interrotta e deve esserne aperta una nuova per l'applicazione affinché quest'ultima possa continuare a funzionare dopo il failover.
Se non si sta eseguendo la connessione a un listener del gruppo di disponibilità e se più indirizzi IP sono associati a un nome host, in SQL Server Native Client verranno scorsi in sequenza tutti gli indirizzi IP associati alla voce DNS. Questa operazione può richiedere tempi lunghi se il primo indirizzo IP restituito dal server DNS non è associato ad alcuna scheda di interfaccia di rete. In caso di connessione a un listener del gruppo di disponibilità, in SQL Server Native Client viene effettuato un tentativo di connessione a tutti gli indirizzi IP in parallelo e in caso di riuscita, tramite il driver verrà rimosso qualsiasi tentativo di connessione in sospeso.
[!NOTA]
L'aumento del timeout di connessione e l'implementazione della logica di riesecuzione per le connessioni aumentano le probabilità che un'applicazione si connetta a un gruppo di disponibilità. Inoltre, poiché potrebbe non essere possibile stabilire una connessione a causa del failover di un gruppo di disponibilità, è opportuno implementare la logica di riesecuzione delle connessioni, finché non si ottiene la riconnessione.
Connessione con MultiSubnetFailover
Specificare sempre MultiSubnetFailover=Yes in caso di connessione a un listener del gruppo di disponibilità di SQL Server 2012 o a un'istanza del cluster di failover di SQL Server 2012. MultiSubnetFailover consente un failover più veloce per tutti i gruppi di disponibilità, permette di abilitare l'istanza del cluster di failover in SQL Server 2012, nonché di ridurre in modo significativo la durata del failover per le topologie AlwaysOn singole e su più subnet. Durante un failover su più subnet, verranno tentate connessioni in parallelo da parte del client. Durante un failover della subnet, in SQL Server Native Client verrà ritentata in modo insistente la connessione TCP.
La proprietà di connessione MultiSubnetFailover indica che l'applicazione viene distribuita in un gruppo di disponibilità o nell'istanza del cluster di failover e che in SQL Server Native Client verrà effettuato un tentativo di connessione al database nell'istanza di SQL Server primaria tentando di connettersi a tutti gli indirizzi IP. Quando MultiSubnetFailover=Yes viene specificato per una connessione, il client riesegue i tentativi di connessione TCP più velocemente rispetto agli intervalli di ritrasmissione TCP predefinita del sistema operativo. In tal modo si abilita la riconnessione a seguito di failover di un gruppo di disponibilità AlwaysOn o un'istanza del cluster di failover AlwaysOn ed è applicabile a istanze del cluster di failover o a gruppi di disponibilità su una singola subnet o su più subnet.
Per ulteriori informazioni sulle parole chiave della stringa di connessione, vedere Utilizzo delle parole chiave delle stringhe di connessione con SQL Server Native Client.
La specificazione di MultiSubnetFailover=Yes durante la connessione a un oggetto diverso da un listener del gruppo di disponibilità o dell'istanza del cluster di failover non è supportata poiché potrebbe determinare un impatto negativo sulle prestazioni.
Utilizzare le linee guida seguenti per connettersi a un server in un gruppo di disponibilità o nell'istanza del cluster di failover:
Utilizzare la proprietà di connessione MultiSubnetFailover in caso di connessione a una subnet singola o a più subnet, in modo da migliorare le prestazioni.
Per eseguire la connessione a un gruppo di disponibilità, specificare il listener del gruppo di disponibilità come server nella stringa di connessione.
La connessione a un'istanza di SQL Server configurata con più di 64 indirizzi IP determinerà un errore di connessione.
Il comportamento di un'applicazione in cui viene utilizzata la proprietà di connessione MultiSubnetFailover non è influenzato dal tipo di autenticazione, cioè Autenticazione di SQL Server, Autenticazione Kerberos o Autenticazione di Windows.
È possibile aumentare il valore di loginTimeout per adattarlo alla durata del failover e ridurre il numero di nuovi tentativi di connessione dell'applicazione.
Le transazioni distribuite non sono supportate.
Se il routing di sola lettura non è attivo, non è possibile stabilire una connessione a un percorso di replica secondaria in un gruppo di disponibilità nelle situazioni seguenti:
Se il percorso di replica secondaria non è configurato per accettare le connessioni.
Se in un'applicazione viene utilizzato ApplicationIntent=ReadWrite (già illustrato in precedenza) e il percorso di replica secondaria è configurato per l'accesso in sola lettura.
Una connessione non verrà eseguita correttamente se una replica primaria è configurata per rifiutare i carichi di lavoro in sola lettura e nella stringa di connessione è contenuto ApplicationIntent=ReadOnly.
Aggiornamento per l'utilizzo di cluster su più subnet dal mirroring del database
Si verificherà un errore di connessione se nella stringa di connessione sono presenti le parole chiave di connessione MultiSubnetFailover e Failover_Partner. Si verificherà un errore anche se viene utilizzato MultiSubnetFailover e se tramite SQL Server viene restituita una risposta del partner di failover in cui viene indicato che fa parte di una coppia del mirroring del database.
Se si aggiorna un'applicazione SQL Server Native Client in cui al momento è utilizzato il mirroring del database in uno scenario su più subnet, è necessario rimuovere la proprietà di connessione Failover_Partner e sostituirla con MultiSubnetFailover impostata su Yes, nonché sostituire il nome del server nella stringa di connessione con un listener del gruppo di disponibilità. Se in una stringa di connessione vengono utilizzati Failover_Partner e MultiSubnetFailover=Yes, verrà generato un errore dal driver. Se, tuttavia, in una stringa di connessione vengono utilizzati Failover_Partner e MultiSubnetFailover=No (o ApplicationIntent=ReadWrite), nell'applicazione verrà utilizzato il mirroring del database.
Tramite il driver verrà restituito un errore se il mirroring del database viene utilizzato nel database primario nel gruppo di disponibilità e se MultiSubnetFailover=Yes viene utilizzato nella stringa di connessione a un database primario anziché a un listener del gruppo di disponibilità.
Specificazione della finalità dell'applicazione
Se ApplicationIntent=ReadOnly, nel client viene richiesto un carico di lavoro di lettura quando si esegue la connessione a un database abilitato per AlwaysOn. Tramite il server, la finalità verrà applicata al momento della connessione e durante un'istruzione di database USE, ma solo a un database abilitato per Always On.
La parola chiave ApplicationIntent non funziona con i database legacy di sola lettura.
Un database può consentire o impedire carichi di lavoro di lettura nel database AlwaysOn di destinazione. Questa operazione viene effettata con la clausola ALLOW_CONNECTIONS delle istruzioni PRIMARY_ROLE e SECONDARY_ROLE Transact-SQL.
La parola chiave ApplicationIntent è utilizzata per abilitare il routing di sola lettura.
Routing di sola lettura
Il routing di sola lettura è una funzionalità che può garantire la disponibilità di una replica di sola lettura di un database. Per abilitare il routing di sola lettura:
È necessario connettersi a un listener del gruppo di disponibilità Always On.
La parola chiave della stringa di connessione ApplicationIntent deve essere impostata su ReadOnly.
Il gruppo di disponibilità deve essere configurato dall'amministratore del database per abilitare il routing di sola lettura.
È possibile che non tutte le connessioni in cui viene utilizzato il routing di sola lettura vengano stabilite alla stessa replica di sola lettura. Le modifiche nella sincronizzazione del database o nella configurazione di routing del server possono comportare connessioni client a repliche di sola lettura diverse. Per assicurare la connessione di tutte le richieste di sola lettura alla stessa replica di sola lettura, non fornire un listener del gruppo di disponibilità alla parola chiave della stringa di connessione Server. Specificare invece il nome dell'istanza di sola lettura.
Il routing di sola lettura potrebbe impiegare più tempo a connettersi rispetto alla replica primaria poiché innanzitutto viene eseguita la connessione del routing di sola lettura alla replica primaria e, successivamente, viene cercata la replica secondaria migliore dal punto di vista della lettura. Per questo motivo è necessario aumentare il timeout di accesso.
ODBC
Sono state aggiunte due stringhe di connessione ODBC per supportare Gruppi di disponibilità AlwaysOn in SQL Server Native Client:
ApplicationIntent
MultiSubnetFailover
Per ulteriori informazioni sulle parole chiave per le stringhe di connessione ODBC in SQL Server Native Client, vedere Utilizzo delle parole chiave delle stringhe di connessione con SQL Server Native Client.
Le proprietà di connessione equivalenti sono:
SQL_COPT_SS_APPLICATION_INTENT
SQL_COPT_SS_MULTISUBNET_FAILOVER
Per ulteriori informazioni sulle proprietà di connessione ODBC in SQL Server Native Client, vedere SQLSetConnectAttr.
La funzionalità delle parole chiave ApplicationIntent e MultiSubnetFailover verrà esposta in Amministratore origine dati ODBC per i DSN in cui viene utilizzato il driver di SQL Server Native Client, a partire da SQL Server 2012.
Un'applicazione ODBC di SQL Server Native Client può utilizzare, per la connessione, una delle tre funzioni seguenti:
Funzione |
Descrizione |
---|---|
L'elenco di server restituiti da SQLBrowseConnect non includerà i nomi di rete virtuale. Verrà visualizzato solo un elenco di server senza indicazione del fatto che il server sia un server autonomo oppure un server primario o secondario in un cluster WSFC (Windows Server Failover Clustering) che contiene due o più istanze di SQL Server abilitate per Gruppi di disponibilità AlwaysOn. Se si esegue la connessione a un server e viene restituito un errore, è possibile che sia stata stabilita la connessione a un server e l'impostazione ApplicationIntent non sia compatibile con la configurazione del server. Poiché SQLBrowseConnect non riconosce i server in un cluster WSFC (Windows Server Failover Clustering) che contiene due o più istanze di SQL Server abilitate per Gruppi di disponibilità AlwaysOn, la parola chiave della stringa di connessione MultiSubnetFailover viene ignorata da SQLBrowseConnect. |
|
SQLConnect supporta sia ApplicationIntent sia MultiSubnetFailover tramite un nome di origine dati (DSN) o proprietà di connessione. |
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SQLDriverConnect supporta ApplicationIntent e MultiSubnetFailover tramite parole chiave della stringa di connessione, proprietà di connessione o DSN. |
OLE DB
OLE DB in SQL Server Native Client non supporta la parola chiave MultiSubnetFailover.
OLE DB in SQL Server Native Client supporta la finalità dell'applicazione. La finalità dell'applicazione è la stessa per le applicazioni OLE DB e per quelle ODBC (vedere sopra).
Per supportare Gruppi di disponibilità AlwaysOn in SQL Server Native Client è stata aggiunta una parole chiave per la stringa di connessione OLE DB:
- Application Intent
Per ulteriori informazioni sulle parole chiave per le stringhe di connessione in SQL Server Native Client, vedere Utilizzo delle parole chiave delle stringhe di connessione con SQL Server Native Client.
Le proprietà di connessione equivalenti sono:
SSPROP_INIT_APPLICATIONINTENT
DBPROP_INIT_PROVIDERSTRING
Un'applicazione OLE DB di SQL Server Native Client può utilizzare, per specificare la finalità dell'applicazione, uno dei metodi seguenti:
IDBInitialize::Initialize
IDBInitialize::Initialize prevede l'utilizzo del set di proprietà precedentemente configurato per inizializzare l'origine dati e creare l'oggetto origine dati. La finalità dell'applicazione viene specificata come proprietà del provider o come parte della stringa di proprietà estesa.IDataInitialize::GetDataSource
IDataInitialize::GetDataSource accetta una stringa di connessione di input che può contenere la parola chiave Application Intent.IDBProperties::GetProperties
IDBProperties::GetProperties consente di recuperare il valore della proprietà attualmente impostata sull'origine dati. È possibile recuperare il valore di Application Intent tramite la proprietà DBPROP_INIT_PROVIDERSTRING e la proprietà SSPROP_INIT_APPLICATIONINTENT.IDBProperties::SetProperties
Per impostare il valore della proprietà ApplicationIntent, chiamare IDBProperties::SetProperties passando la proprietà SSPROP_INIT_APPLICATIONINTENT con un valore "ReadWrite" o "ReadOnly" oppure la proprietà DBPROP_INIT_PROVIDERSTRING con un valore contenente "ApplicationIntent=ReadOnly" o "ApplicationIntent=ReadWrite".
È possibile specificare la finalità dell'applicazione nel campo Proprietà finalità applicazione della finestra di dialogo Proprietà di Data Link.
Quando vengono stabilite connessioni implicite, per la connessione viene utilizzata l'impostazione relativa alla finalità dell'applicazione definita per la connessione padre. Analogamente, più sessioni create dalla stessa origine dati ereditano l'impostazione relativa alla finalità dell'applicazione definita per l'origine dati.
Vedere anche
Concetti
Utilizzo delle parole chiave delle stringhe di connessione con SQL Server Native Client